PESAH
Lo sviluppo del presente lavoro di tesi ha trattato la progettazione del deposito visitabile atto ad ospitare i trasparenti delle processioni di Mendrisio, così come gli spazi di lavoro necessari alla giusta cura e conservazione di queste opere d’arte, parte della tradizione storica di Mendrisio, nonché patrimonio mondiale dell’Unesco. Il progetto è stato sviluppato con il tema di “architettura e costruzione” quale linea guida, questo aspetto ha influito sulle scelte progettuali sin dalla sua concezione.
Il nuovo intervento si inserisce lungo Via Carlo Pasta, creando un nuovo fronte urbano che funge anche da filtro tra i giardini retrostanti e la strada. Particolare cura è stata prestata nel risolvere il contatto tra l’esistente ed il nuovo. Questo avviene grazie ad una passerella posta al primo piano del museo, collegando il museo d’arte con il deposito visitabile dei Trasparenti. Il collegamento stesso diventa così cornice del nuovo portale di ingresso al complesso museale.
Per accedere al deposito visitabile si passa attraverso la ricreazione di una tipica strada di nucleo allestita come durante la processione. Dal momento in cui la conservazione ideale dei trasparenti avviene in assenza di luce, lo spazio espositivo è privo di luce naturale, eccezion fatta per l’elemento estruso che orienta il visitatore, inquadrando la chiesa di San Giovanni ed indicando al contempo la continuazione del percorso museale. La visita culmina in uno spazio a quadrupla altezza illuminato zenitalmente, così che il visitatore può osservare le opere d'arte da angolature e distanze diverse.





















