Il progetto concerne la trasformazione di un edificio amministrativo in uno residenziale in centro a Lugano, all’incrocio tra Corso Elvezia e Via Serafino Balestra. Il nostro intervento non prevede di modificare i piani al di sotto del livello stradale, ma solo quelli sopra. Il piano terra è composto da tre elementi commerciali. Ho cercato di semplificare il costruito esistente andando a demolire le preesistenze che sporgevano dal PT dell’edificio, così come le cornici che cingevano l’edificio tra il piano terra ed il primo piano, in modo da avere due blocchi ben distinti e piuttosto lineari nello sviluppo verticale. In questo modo si libera molto spazio tra i due stabili, laddove si trova la rampa. Per evitare che il flusso veicolare possa disturbare la quiete dei residenti propongo di chiudere la rampa di accesso al garage con un tetto verde e di cingere tutto lo spazio che si viene a creare tra i due blocchi con un’area verde circolare che possa essere sfruttata dai cittadini o dai residenti. L’intento è di demolire anche le barriere architettoniche oggi presenti e per fare questo ho pensato ad una rampa che possa scendere al 6% da Via Serafino Balestra verso il blocco A, invitando la gente a vivere maggiormente questa zona di Lugano altrimenti poco frequentata. Nel blocco A ho predisposto uno spazio adibito al coworking, ridimensionando il portico antistante, ma fornendo comunque uno spazio esterno coperto a coloro che usufruiranno di questi spazi lavoro. Per quanto concerne il blocco B ho pensato ad un sushi-bar sfruttando le preesistenze da ristorante ora in loco ed un ottico nella parte più a sud. Tutti gli accessi sono separati pubblico-privato e dal PT del blocco B si può raggiungere il piano tetto sfruttando il vano del vecchio monta carichi già in loco. Il tetto è pensato come un punto di ritrovo per la popolazione che potrà godere della vista a 360 gradi sul golfo di Lugano e dintorni. Per quanto concerne la restante superfice dei tetti ho previsto la posa di un impianto fotovoltaico che possa garantire almeno il 30% del fabbisogno energetico dei due stabili, il restante 70% verrà fornito da una pompa di calore aria-acqua. Alcune delle aiuole presenti ho pensato di mantenerle e/o ingrandirle per cercare di aumentare un po’ l’area verde del lotto. Per quanto concerne le tipologie di appartamenti ho previsto dei bilocali, dei trilocali e dei duplex per gli ultimi due piani. Sono appartamenti flessibili che si possono adattare a diverse fasce della popolazione che generalmente abitano il centro cittadino. In ogni appartamento è prevista una zona lavoro o zona hobby. Tutte le zone giorno degli appartamenti si affacciano sul giardini d’inverno, mentre la zona notte ed i soggiorni dispongono poi di terrazze private rivolte verso la corte interna. Il giardino d’inverno è pensato come momento di ritrovo tra i vari abitanti, oltre alla funzione di distribuzione orizzontale. L’involucro termico è previsto all’esterno e per garantire una U inferiore a 0.2 ho previsto che mi serviranno 20 centimetri di lana minerale. I giardini d’inverno sono caratterizzati da una facciata a cortina con dei serramenti scorrevoli a tutta altezza, questo per garantire una ventilazione naturale efficace. Le stesse facciate vengono predisposte con delle tende d’oscuramento esterne per evitare il surriscaldamento degli ambienti interni. Queste zone fungono da spazio filtro tra le abitazioni private ed il rumore prodotto dal traffico di queste due arterie principali del centro città. Il progetto è dunque caratterizzato da due pelli distinte, ma l’involucro termico principale è pensato all’esterno, per godere dei giardini d’inverno tutto l’anno.


































